top of page

Il metodo de La Tata Robotica

La Tata Robotica® promuove l'importanza della Cultura Tecnologica. Crede nella necessità di offrire un'educazione tecnologica per tutti e del suo impatto sulla societàLa Tata crede nella forza delle idee ed è consapevole del peso delle parole. Il metodo de La Tata Robotica® è basato sulle più aggiornate ricerche scientifiche in campo di STEM e STEAM education, digital learning and digital citizenship.

La Tata Robotica® promuove un approccio alla tecnologia:

ATTIVO
CONSAPEVOLE

CREATIVO

SOSTENIBILE

RISPETTOSO

INCLUSIVO

INTEGRATO

PER LE ALTRE MATERIE

Non può esistere Educazione Tecnologica senza Rispetto.
In un laboratorio non possono mancare le parole “prego”, “per favore” e “grazie”. L’uso della tecnologia deve essere veicolo di buoni principi, comportamenti inclusivi e azioni sostenibili (come dovrebbe ogni altra materia). Non possiamo permettere che l’apprendere nozioni sulla tecnologia abbia la precedenza sul vivere in modo etico, equo e sostenibile. Sarebbe come avere l’occasione di insegnare storia per la prima volta (si insegna storia per trarne dei messaggi, per esempio l’importanza della pace e della diplomazia) e poi durante un diverbio lasciar correre e pensare "ma, sì litigare capita".

Coltivare una Cultura tecnologica è fondamentale per tutti.

Viviamo in un mondo permeato dalla tecnologia in ogni settore e in molti aspetti della nostra quotidianità. Per questo sta a noi gettare le basi per un vivere etico, equo e inclusivo, in un mondo dove la tecnologia è tra tutti noi. E’ una delle prima volta nella storia in cui la tecnologia si è così diffusa, ed è per questo, che siamo responsabili di trovare delle regole comuni per una nuova società.

Un’educazione, una cultura.
 

La Tecnologia è interdisciplinare e può essere "integrata".
Un esempio? La robotica racchiude meccanica, elettronica e informatica. Come tale quindi si presta benissimo al veicolare e rendere accattivanti tantissimi argomenti anche trasversali. Dalla geografia all’orientamento, dalla musica alla pittura, dalla fisica alla matematica, dalla storia allo studio delle lingue straniere, dal pensiero critico al design..e non solo. L’effetto WOW della novità che contraddistingue la tecnologia e la robotica, non deve essere visto come minaccia verso altri ambiti, bensì un modo per rivalutare e dare nuova luce anche a tecniche e pratiche del passato. Come la stampa 3D che sta aiutando l’archeologia o la laser cutter che promuove i nuovi artigiani digitali.

 

La tecnologia parla una lingua tutta sua: numeri, matematica, logica computazionale, meccanica, circuiti elettrici... e noi viviamo in un mondo tecnologico, volenti o nolenti. Siamo circondati di tecnologia che ci supporta in molti mestieri, che può essere utilizzata come strumento per aiutare gli altri. La tecnologia è ormai parte integrante delle nostre vite per questo è fondamentale che tutti ne comprendano il linguaggio. Non solo chi farà della tecnologia il proprio mestiere. Tutti dovremmo poter avere opportunità per scoprire come funziona la tecnologia e comprendere come poterla utilizzare al pieno delle sue potenzialità. E se la tecnologia un giorno farà tutto.. a noi cosa resta da fare? Quello che ci riesce meglio, essere umani. Le competenze digitali oggi sono fondamentali al pari di sapere leggere, scrivere e far di conto.

I destinatari dei laboratori sono al centro. Siano essi bambine o bambini, insegnanti, educatori. Sono loro ad avere la priorità. Tutto è progettato avendo sempre loro in mente (Montessori). Ogni laboratorio è pensato per ottenere l’esperienza migliore possibile per chi ne fruirà. Ogni singolo aspetto del laboratorio è progettato e ragionato, un esempio?Se sul tavolo ci sono 8 colle in un laboratorio per 12 partecipanti, non è una dimenticanza. E’ il tentativo studiato per esercitare la condivisione ed evitare gli sprechi. Se sul tavolo ci sono carte riciclate o già in parte utilizzate, sono lì appositamente, per insegnare che ci si può divertire ed imparare anche riutilizzando i materiali.

Nei laboratori “si fa” e “ci si mette le mani” (hands-on). I partecipanti ai laboratori sono i protagonisti, apprendono nell'essere attivi creatori e costruttori ( Papert, 1986 ). Nei laboratori si parla, si scambiano idee, ci si contamina e si prende ispirazione dagli altri. Se l’errore capita, non è un problema, si deve provare e poter sbagliare per apprendere. Si affrontano gli ostacoli con positività e insieme.Nei laboratori non si sta a guardare ma ci si fanno domande e si cercano risposte per risolvere problemi, per poi dare vita, e forma, alle idee per condividerle ( Munari, 1992 ).

Dinamismo e mente aperta. Nei laboratori della Tata non esistono pregiudizi o preconcetti. Crede che ognuno possa provare, sbagliare, mettersi in gioco e divertirsi!Senza la frustrazione di dover raggiungere obiettivi impossibili o la perfezione. Ogni laboratorio è dinamico, si adatta sul momento alle persone che incontra, alla loro curiosità, ai loro spunti e su questi crea un’esperienza positiva che cerca quel compromesso tra obiettivo, sostegno e libertà di espressione (Resnick, 2017). Il laboratorio è disposto a cambiare parole, non si aspetta e non ha bisogno di conoscenze pregresse. Tutti possono partecipare!

bottom of page